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0 Sei. Palm. Fanor. 0 0 $ 0 Sei. Palm. Seide- Palm. Sei. Zop. Palm. Sei. Palm. Sei. Zop. < > <1 Palm. Sei. Palm. Dio del Profeta nostro, Che a noi vendetta imponi, L’opera fatal 11 sommo tuo Che mai facesti? Ho il mio dover compito. II misero ferito A noi s’appressa. Ove fuggir? Sostieni, Palmira, i passi miei! — (a Seide.} Che mai ti feci, Per trafiggermi il cor, Seide ingrato? Mira, mira Fanor, chi m’ha svenato. Oh vista! Orribil colpo! Invano Ercide Morendo prevenir volle il delitto. Avete, o crudi, il genitor trafitto. Quintetto , e Coro. Paltn. e Seide. Apriti, o terra omai, Il padre? — O colpa orrenda! A me nascondi i rai, Fate ehe in braccio a loro Sperar io possa ancor. Seide, (a Palm, a parte.} Odi, odi, il profano! Prega i suoi falsi Dei. — Ferir degg’io. Propizio al colpo ambi imploriamo Iddio. _ _ Palm, e Seide, ä 2. Tu, ehe reggi il pie tremante, Sorgi alla man soccorso; Voce d’alcun rimorso Fa, ehe non oda il cor. corom favor. Si risolva, — corriam! Fermati! Vanne, Non e piu tempo! — Odi — l’altar si scuote, E un fremito indistinto erra per queste Empie volte funeste, e mi strascina Invisibil potenza. Ah, dove vai? A meritarti, e a vendicar il cielo. Il cor mi manca, e scende agli occhi un velo. Sventurato Zopiro! Orribile dover! Comando atroce! Ah! Seide! Qual voce! Vibrato e il colpo. — Di spavento io inoro! Ove son io? — Palmira! — Ove e fuggita? O mia Palmira? — Un Dio me l’ha rapita. Nelle sue braccia sei. Compito- hai dunque Il giuramento? Jo? Che mai dici! Ahi lassa!