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Sechzehnte? . ,n r-^iwu-n) , WTO^CT-.J-^wt n., Tn \ x s > > |3!W0 J ABOUEMEVMOMEKT im Saale des Gewandhauses zu Leipzig, ■ < •. ’ • 4 • * ‘ . • • . > r . ■ ! . , w «> . , Y , Donnerstag, den 6. Februar 1845. Erster Vheil, Ouvertüre „die Najaden“ von W. Sterndale-Bennett. Scene und Arie aus dem „Piraten“ von Bellini, gesungen von Herrn C. Widemann. Gualliero. Ebben, si aduni potria fuggirvi ancora La vittima di mano e a tutto osar capaci Io conosco guerrieri i miei seguaci. Tu vedrai la sventurata, Che di pianto oggelto io resi Le dirai ehe s’io Foffesi Pur la seppi vendicar. Forse un di con me placata Alzera per me preghiera E verrä pietosa a sera Sui mio sasso a lagrimar. Ah non fia sempre odiata La mia memoria io spero, Se fui spietato e fiero Fui sventurato ancor. E parlerä Ja tomba Alle pietose genti De’ lunghi miei tormenti, Del mio tradito amor.