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® asassEaEaEasasasasaEaEaEasaEaEasaEaEasasasaEa^EaEaEaEasasasaEasaEaEaEaEaEaEaEasaE @ ESE5E5EäE525ESESeS£Sa ai d5cÄ5a= 1 ca C SES^525EH2SE5ESESESc5ESE ® Concert Hj im Saale des Gewandhauses, Donnerstags, den 5. Februar i8o3. Erster T h e i 1. Sinfonie, von Gyrowetz. Scene, von Sarti, gesungen von Mad. Schicht. Meg. Misero me , ehe veggo! Ah 1’oppresse il dolor! Cara mia speme, bella Anstea, non avvilirti; ascolta: Megacle e qui! non partiro. Sarai . . . Cheparlo? Ella non m’ode. Avete, o stelle, piü sventure per me? No, questa sola mi restava a provar. •Chi mi consiglia? Che risolvo ? Che fö ? Partir ? Sarebbe crudeltä, tirannia. Restar? Che giova? Forse ad esserle sposo? E’l Re ingannato, e 1’ ainico tradito, e la mia fede, e 1’ onor mio lo soffrirebbe? Almeno partiam piü tardi. A ehe sarem di nuovo a quesl’ orrido passo? Ora e pietade 1’ esser crudele. Addio, mia vita, addio, mia perduta speranza! 11 Ciel ti renda piü felice di me. Deh conservate questa bell’ opra vostra, eterni Dei; e i di, eh’io perderö, donate a lei. Licida . . . Dov’ e mai? Licida. Licida. Intese Meg, Lic. Meg. Lic. tutto Aristea? Tutto. T’affretta, o Prence soccorri la tua sposa. Aime! ehe miro! Che fü? Doglia improvvisa le oppresse i sensi. E tu mi lasci? ssasaEasaEasaEasasasaEasaEaEas
