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in Arm. Perfido! ancora (n Unisci al tradimento un vildis- fn . prezzo? Tu non m’ascoiti, e sfuggi J d’ incontrar gl’, occhi tuoi negl’ u occhi miei? . . . u Rin. Armida . . . Oh stelle! ß Arm. Un traditoi' tu sei. n Rin. In questo ciglio, ah leggi n se io sono un’infedel. Vedrai... n Arm. Giä vedo, n ehe uno spergiuro amai; ehe un } solo istante i basta a cangiarti il cor; ehe men- Rin. Senti..mio ben .. ehe pena!.. Arm. Parti, crudel.. ehe afianno... a 2. Nb! ehe quel cor tiranno No! cosi amar non sä. Che barbaro tormenlo, a un alma fida aniante Dovere) ad istante sentirsi J ° tacciard’j infedellä< temer 1 J Rin. Se la pace a me non rendi, non resisto al mio dolor. Arm. Fenna! . . . Oh Dio! . . . zognero e quel labbro ehe parla . . . Rin. Ah non c vero. Cara, sarö fedele, lo giuro a que’ bei rai, idolo mio vedrai se il cor t’adorerä. Arm. Ah se cosi crudele m’inganna l’ldol mio di chi fidarsi, oh Dio, questo mio cor dovrä? Zweiter Tu non comprendi, ehe il mio sdegno e tutlo amor. Rin. Sei placata? Arm. Son quäl vuoi. a 2. Da quei cari labbri tuoi vien la pace a questo cor. Nel sen del mio bene serbate voi stelle di fiamme si belle eterno 1' ardor. T h e i 1. Sinfonie, von Blyma. Rondo aus Tigrane, von B Se la fe serbando errai, rea son’ io; mä i fall i miei non detesto, e non vorrei innocenle ritornar. Perche sai, ehe quäl mi brami io non son, tu rea mi chiami, perche in lacci tu mi vedi, delinquenlc pur mi credi, non 16 scuse Ouvertüre und Chor, von Vivi a noi, c vivi al Regno, alma grande, invilto cuore! Vivi a noi, o nostro amore, vivi al Regno, o nostro Re! Der Anfang ighini, ges. v Dem. Bö he im. a tali accuse e piu dirvi non saprei. Rea son’ io, ma non vorrei innocente ritornar. Cölla fronte ögnor serena dell’ ingiusta sua catena sofl're i lacci una innocente mä non sente il cor tremar. Naumann. Per te venne in campo armato biondo il Nume faretrato, e si vide a piü d’un segno ehe difese il figlio in te. ist um 5 Uhr.