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Pippo. Quella cresta —- e quell’ abito ehe porti ti rimprovera i tuoi torti. Maud. Abitaccio maledetto 1 Or mi spoglio, e via lo getto se mi toglie il vostro amor. ( Mand. Voi donne innocenti — | Pippo. Voi sposi träditi — iBiag. voi Padri scherniti ' ehe a torto soffrite j voi solo capile I a 3. le pene, i formend I di questo mio cor. II Cante. Cos’e questo fracasso? Pip. e Biag. Eccolo lo smargiasso ! Mand. Quest’ abito briccone, e d’ogni mal cagione, or ora me lo straccio, Conte. Ma dimmi almen , perchc? Mand. Per questo vestitaccio Pippo m’ ingiuria a torto. Conte. Che Pippo? Pippo e morto. Zweiter Ouvertüre, von Mozart. Aria, aus Palmira, von Sa Come, o Ciel, come il crudele , qui lascio la sua fedele, ehe tremanle frä le lagrime senza lui viver non sä? Dove corro? ehe risolvo? disperata, e sbigoltita, — Chor, von Bergt. Serbate, o Dei custodi della Romana sorte, in Tito il Giusto, il Forte, Ponor di nostra etä. Voi gl’immortali allori su la Cesarea chioma, Biag. Morto per or non e. Pippo. E' Pippo verde, e sano, e vive Pippo in nie. Conte. Morto non e costui ? Diseostati villano! Mand. Treino da capo a pie, Biag. Ci sono auch’io per lui, se voi ei stuzzicate. Conte. Birbanti — f Mand. Oh Dio fermate ! | Conte. Or or con questo ferro — f Pip. e Biag. Ajuto! amici,ajuto! ) a Ci ammazza questo sgherro. Mand. Ah se non ho perduto, Signor, il vostro amore, perdon, pietä, merci! a 4. Qui v’e tutta Papparenza ehe or or siegue uno scompiglio, per levarsi dal periglio Meglio e assai partir di quä. E il giudizio, e la prudenza poi consiglio ci darä. T h e i 1. lieri, ges. von Demois. Häser. ah chi mai mi porge aita — chi consiglio, oh Dio, mi da? Ah si vada! — e il Padre — oh Numi! — Ma se resto, l’idol mio — Rimaner, — partir vogl’io — Ah ehe fiera crudeltä! voi custodite a Roma la sua felicitä. Fü vostro un si gran dono; sia lungo il dono vostro: P invidj al mondo nostro il mondo ehe verrä. Der Anfang ist um 5 Uhr.