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H D /iC o n c e r t ß ß im Saale des Gewandhauses, ß } "• D-onnerstags, den 21. October, 1802. B u Erster T h e i 1. Sinfonie, von Beethoven. Scene, aus Armida, v. Righini, ges. v. Mad. Schicht. E non dcggio seguirla? Ah senza Armida son secoli gl’istanti. A ehe nii giova il ridente soggiorno? E dove or sono tante varie bellezze onde l’adorna la prodiga natura agli occhi miei? Ah ehe vicino a lei tulto e lieto, e giocondo, ride il Ciel, ride il niondo; ma copre un fosco velo, se s'allontana Armida, e terra, e Cielo, ■ e diverria per nie, da lei diviso, un deserto d’orror l’istesso Eliso. ft ft ft ft ft I Gi IS iS Concert auf dem Fagott, geblasen von Hrn. Fuchs. Luce infausta il di rischiara, se il mio so! non veggio a lato; se non splende l’astro amato, tetra not'te adombra il Ciel. Torna, o cara, al tuo fedele, ehe a posar con lui l’ attende ft ft ft ft ft ft ft ft ft sas! su gli amanti uniti stende sonno placido il suo vel. E sopiti in dolce calma trä i fallaci sogni ancor, pur godrä contenta l’alma nuovi doni dell’ Amor. (s’ ad dormenta.) t-