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r-_r'~r-'_jr-ujrun. r.n.r. rvr_r.jrxj-._x-.jr. jr_r-r--r.rrr. j-_r r-. r-^*~ ^ r-_x'.,r-j-u/-^. rAJ _ _r^rY_r-_r\ 5 u s 5 § 5 < No. IX. C o n c e r t im Saale des Gewandhauses» Donnerstag*«, den 6. N^V C!Jllbei> i8o4. Erster Th eil. £’ Sinfonie, von Danzi. 4 II Sogno, aus L’ Intrige amoroso, von Pär, gesung. von 4 Demois. Alberghi. 4 Dardane. Lasciami, Aboulcassem! Le tue parole 5 conforlo non mi danno, , ,j o se restar tu vuoi, piangi al mio affanno. 4 Aboulcassem. Piangerö. (lusuf.) Che cos’ha? (Aboulc.) Eli’ha ..Signore;! 5 domandalelo a lei, ch’io devo piangere. 4 lusuf. Dardane, cara mia, ehe tu, clie awenue? 4 Dardane. Ah mio Signor! — (lusuf.) Favella. 4 Dardane. Un sogno, un tristo sogno , fii la cagion di mia costernazione. 4 Le dica Aboulcassem quäl’ mi ha trovata 4 allor ehe mi destai. £ lusuf. . Qual’ la trovasti? .(Aboulc.) Io . . . certo .. . la trovai . > * 4 Dardane Pallida, aspersa tj di gelato sudor, tutta tremante. 5 lusuf. Mä quäl sogno fu il suo? (Aboulc.) Ella stessa 4 di dirvelo, saiä. molto contenta, 4 maledetto s’io so quel ehe s’inventa. 4 Dardane. Si, vel diro, Signor, giä vi confesso 4 ehe prima d’esser vostra i, un giovinetto amai; giurammo al Ciclo, 2 d’incontrar pria la morte, > ehe aver esso altra sposa, io altro consorte. 4 Aboulcassem. Sentite. (lusuf.) Sento. 4 Dardane. Un impensato evento 2 vostra schiava mi fece; 2 giä quello io mi scoitlava: 2 e tutta gioja io ricevea l’onore ? di diventar consorte al mio Signore.