Rondo, ' Senza il caro amato bene quäl conforto aver potro ? Come regga in tante pene questo core, oh Dio, non so. Coro. La ragion, la tua costanza freni il pianto sul tuo ciglio! Cleop. Qual ragione, quäl consiglio? — Caro sposo, a te vicina a momenti io volerö. Coro. Ah ehe dici? (Cleop.) Ola tacele! Cruda sorte, avversi Dei! sarä pägo il vostro sdegno. Compatite i casi jniei voi, ehe avete in sen pietä! Coro. Di terrore il suo disegno ingombrando il cor mi vä. Concert, auf dem Violoncell, gespielt vom Hrn. Organist Voigt. Terz ett aus Sargino, von Pär. Gesungen von Demoiselle Alberghi, Hrn. Büttner und Hrn. Schulz. Sargino Padre. Quel labbro ola sciogliete, ma pria pensar dovete ehe io ve lo comando, e ehe lo esigge un Re. Sargino Figlio. Ah quäl crudel eimento! gelar per lei mi sento. Soffia. Il regio cenno onoro, d’un zio il voler rispetto; . ma legge nell' affetto \ ricusa il cor da me. Sargino Pad. Dunque il tuo cor — (Soffia.) il core — Sprgino Pad. Ebben — (Sargino Figl.) La reggi amore! Sargino Pad. Paria! (Soffia) Signor! (Sargino Pad.) Ti spiega! Soffia. Il cor piü mio non e. Sargino Pad. Alma ingrata! oh Ciel, ehe sento! Sargino Figl. Ah ehe disse? oh fier momento!