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m t 5 t. 5 5 5 5 S 5 3 $ Ji Armida. Non so chi mi trasformi, chi di mia mente e guida, in me l’antica Armida piu. ritrovar non so. a. 4. Gran Nume! in ogni evento il tuo poter s’ammira: un empio ehe delira solo ignorarti puö. Quanta dolcezza in seno sento ehe l’alma alletta; gioja eosi perfetta provata ancor nön ho. 5 § 1 •> Saale de Donnerstags, § cor? (Soffia.) Tutto saprai. Di Soffia rammenta ognora, (a Sargino.) ehe ti dona sua costanza; anche priva di speranza fida a te si serbera. gesp. von Hrn. Campagnoli. No. UI. n c e r t s G e den 18. Erster 1 li e 1 1. Sinfonie, von Anton W ranitzky. Scene, aus Sargino von Pär, gesungen von Demois. Al berghi. Soffia. Gran Dio! ehe e ciö, ehe tua possente voce ispira a questo core ? Qual’ insolito ardore m’infiamma in tale istante! Sargino. Tu t’agiti — non parli — oh Ciel! tremar mi fai — ehe medita il tuo Una voce al cor mi parla con altero suon tremendo, 10 ti sento, appien t’intendo 11 dover si compirä. Si, morir per lui degg’io, ne il morir terror mi da. • Violin-Concert von Viotti, Quartett, von Righini. Goffredo. Fallisce in ogni impresa quel cor, ehe il Nume oblia; lacile ogn’ opra fia da lui se comincid. Rinaldo. Del grato cor le voci il Nume udir non neghi, se udir giä volle i preghi ehe il labbro a lui formö. Tancredi. Sian lodi alui ehe oppresse tutti i nemici suoi, sian grazie a chi per noi tanti prodigj oprö. C 2 L wandhauses, i October, 180 4. i ,4