Volltext Seite (XML)
’ui m In Ani- gesungen von Madame Schicht Se ancor minaccia il fato : nuovi disastri, e pene, col caro bene a lato dolce il penar' si fä. N n ru [3 s q s In u in [U n 2. A vincere i perigli. i. Vieni! 2. Ti sieguo. a 2. Andiamo! Alfin ehe mai sara? Addio per sempre, amata sposa, addio! Ah non sai, quäl pena sia, il dovcrli, oh Dio! lasciar; mä quel pianto, nnima mia, fa piü grave il mio penar. Si, ti lascio, oh fier momento! Cara sposa, ah! ch’ io mi sento per 1’alfanno il cor mancar! A quai barbare vicende mi serbaste, avversi Dei! Dite voi, se i casi miei non son degni di pietä? > SEHESeSHäESESESESEHESEHESEHEEESEHESESESEL _ C o n c e r t der Herren Crälius und Bortolazzi, Saale des Gewandhauses, n| Donnerstags, den 6. October, i8oj. In u n ru ’S j) Sinfonie, von Cherubini. 2) Scene, von Giirrlich, gesungen von Hrn. Crälius. Mia speranza adorata! Ah, troppo e a noi l’ira del Ciel funesla! L’ultima volta e questa, ch’io ti stringo al mio seno, ma mia! io piu nonti vedrd.Deh ! tu l’assisti, tu per melaconsola. Addio Zemira! ricordati di rhe! Senti! — ehe vedo? tu piangi, mio tesoro? Oh quanto accresce quel pianio il mio martir! Chi provö mai stato peggior del mio! 3) Concert auf der Mandoline, mit Begleitung des Or chesters, komponirt und gespielt von Hrn. Bortolazzi. 4) Duett, von Righini, und Herrn Crälius. 1. Ah non ho core, oh Dio! pensando al grau cimento sento di te pietä. 2. Ah! non tacer, ben mio, e teco in vita o in morte la sorte m’unirä. 1. Recati in salvo, e parti’ 2. E una viltä consigli? 1. Dunque dovrei guidarti?