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Refpondetur ohie&ìoni faBce circa pun&um oculi opticum • Non omnium fènfus eft uni optico operi unicum tantìim punétum allignare, e. g. toti fpatio fornicis , tholi, 8c tribuna^ , quam vocant, expreflìs in figura 5? 3. nolunt concedi unicum punótum, volunt concedi plura. R ESPONDEO obieilioncm hanc duplicitcr intelligi poffe : vel enim intelligi poffet non effe ajjìgnandum unicum punilum toti illi f 'patio , atque in hoc fenfu vera efi ; cutn enim fpatium illud valdè oblongum fit, dividi debuit in partes, atque affign -nda tribuna , quam dicunt, Tho{o, & fornici propria punita ; cum hoc communiter doceant ubi fitus nimiùm ejl longus, & parùu altus , Vel potefl intelligi de qualibet ex diiits partibui , & ftc ìnt elicti a faljapenitùs efl , primò quia prxflan- tiores fornices aularum , & templorum, qui optico artificio ornati fint, fi unicum opus reddunt, à fuifmet authoribus determina- tum tdemque unicum punilum accepiffe compertum efl . Secundò quid cum ars optica fìt mera veri fiilio, non id piilor facete po tefl , ut à qualibet parte fimulet veritatem , veràm ab uno determinato punito id oflendit. Tertiò, quia fi e. g. fornici, qui uno inte- groque optico opere ornetur, plura punita affgnaveris, nullum reperies locum , unde integrum opus fpeilare poffìs , & ad fummìnn ex quolibet punito tantum partem illius fpedi abis , nufquam veri totum opus. Ex diilis igitur rqtionibus concludo ab inducentibus plura pnntia in eodem opere induci malum majus eo , quod unicum punilum inducit, quarè hoc omninò neccffarium efl fitui in quo unicum opus formandum fìt, ad quod collimare debeant ex urani operis parte figura fimul c5” architeilura . ,£>uò pofìto negati ra- tionabilita* nequit à me etiam concedi unicum punttum fpe&ando fornici ampio, aptoque ad repr&fentandum unicum opus , qualis efl fornix in D. Jgnatii tempio . Si vero pròpter fittum irregularem , ui iicimus architeilura extra punilum aliquantulùm deformctur, & figura pariter operi optico intermixta extra commune punilum aliqualem patientur deformìtatem, praterquam quod d fupradiilis tationibus excufatur , nequaquàm id vitio arti efl, Jed laudi, quandoqutdem ars àpio punito exhibet proportione pofìto ut reilum, ut planum, ut cpncavutn id qttod tale non efl „ Si rifponde ad un’obbiettione fatta al punto della Proiettiva. Non tutti approvano che in un a gran profpettiva Jidiaun folpunto a tutta l'opera per efempio alla nave di mezzo del tempio efprejjo nella figura 33, non confientonofi ajjegni unfol punto ma ve ne vorrebbero molti. R ISPONDO, che quell’obbiettione può intenderli in due modi : ò può intenderli che non fi aflegni un fol punto à tutta 1.1 nave, e cosi è vera 5 perche eflendo la nave affai lunga convien dividerla in più parti au gnando alla trihuna, alla cuppola, & alla volta i loro punti diverfi , il cheè configlio comm une particolar mente dove il fito è troppo lungo, e poco alto. O pure può intenderli di ciafcheduna delle fuddetre parti, Se p falfiflìma , primo perche le più belle volte delle Tale , e de tempii dipinte à profpettiva fe formano un fol quadro ^ hanno havuto da loro autori un fol punto : Secondo, perche elfendo la profpettiva una mera fintione del vero , nom s’obliga il pittore di farla parer vera da tutte le parti, mà da una determinata ; Terzo, perche fe per efempio in una volta dove vogliate dipingere un folo corpo unirò d’architettura , e figure voi ponete più punti di veduta, non ha- v rete alcun luogo d’onde polliate goder tutta Pàpera , mà vi converrà girarla per tutte le parti, e goderla al più d poco à poco. Concludo dunque dalle ragioni dette, che il rimedio di più punti farebbe un male maggiore di quello che porti un punto folo 5 onde è ncceffario in un fitoproportionato un fol punto per un fol quadro , òlla operachc faccia corpo da fe,e che à quello punto dchba da ogni parte ridurli ogni tratto di profpettiva, fiali di archi tettura, ò di figure. Pollo ciò non fi può ragionevolmente negare , che ad una volta di grande altezza , e propor- tionata à rapprefentarc un fol corpo d’opera quaPè quella di S. Ignario , alfcgni ancot’io un punto determinato , of fendo in ella un folo quadro vaflo bensì mà tutto unito. Se poià cagione del fito irregolare l’architettura fuori del punto fi deformi»» alquanto: e fe le figure tramezzate nell’architettura fuori del punto commune havrann’anch’eflc qualche deformità; ciò oltre che è leufato dalle ragionigli dette, non è difetto mà lode dell’arte, che dal fuopuntQ fi parer prqportiqnato , diritto, pi^nq, q cqncavq ciò c{ie tale noq è,