Zweiter T h e i l. Ouvertüre, von L. van Beethoven. Arie, aus Enea nel Lazio, von V. Righini, gesungen von Hrn. Julius Miller. Rasserena i vaghi rai, non tehier, non vado a mörte. Fido amante io vö da forte quella destra ad acquistar. Frema l’onda procellosa! Mi prometle il porto amore, ehe agli amplessi della sposa, fra le braccia al genitore mi vedreste ritornar. Quartett, aus Gerusalemme liberata, von V. Righini, Goffredo. Falisce in ogni impresa quel cor, ehe il Nume oblia; fache ogn’ opra fia da lui se cominciö. Rinaldo. Del grato cor le voci il Nume udir non neghi, se udir giä volle i preghi ehe il labbro a lui forrno. Tancredi. Sian lodi a lui ehe oppresse tulti i nemici suoi, sian grazie a chi per noi tanti prodigi oprö. Armida. Non so chi mi trasforma, chi di mia mente e guida, in me l’antica Armida piü ritrovar non so.