E decisa la mia sorte, nö, quest’ alma in nie non trema. ’ Ah, mio ben, ]a prova estrema del mio amor ti voglio dar. V iolin-Coneert, von Dunkel, gespielt v. dem jungen Seconda aus Dresden. Scene und Mrie, aus Leonard, von Pär, gesungen von Hrn. Julius Miller. Ciel! ehe profonda oscuritä tiranna! Qual eterno silenzio! Oh, come io sono separate dal tutto, e in tal momento nell’ Universo giä mi veggo solo! Dunque il mortal mio duolo termine non avra, ne’l mio sofl'rire? Fra questi ceppi rei dovrö morire? Per meritarmi un si fatal destino, Numi, ehe fece io mai? Le trame disvelai d’un tiranno, d’un mostro. Ecco la colpa mia. Ah! quest’ ahisso non e de’ mali miei certo il niaggiore. tormento per me, peggior di morte, l’esser privo di te, dolce consorte! Dolce oggelto del mio amore, io ti bacio, e stringo al senat tu sei vita a questo core, tu sostieni l’alma in me. Deb, quel ciglio rasserena, cara sposa, e ti consola. Sia conforto alla mia pena, ehe fedele io naoro a te.