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ba, ho vinto, Va, superba, io non pavento, tuo quel cor giammai sarä! Giä vicino e il bei momento ehe sua sposa mi farä. Ah, l’idea di tal coutento' fa la mia felicitä. E se ardisci d’insultarmi, »e il mio sdegno non paventi, H vedrö provar tormenti senza un’ onibra di pieta. Sinfonie, von Eberl Scene und Arie aus Corfädino, von Morlacchi, gesungen von Demois. Albertina Campagnoli. Eermati, e come osasti sin qui dentro inolträr, perfida, intendo! Invidia rea di Corradino il cuore a sedurre t’lia spintö ■ necessario non e, sul Invan tendi irrilarniij o da noi Corradin s’assale invano, o solo stringera questa mia' mano.